11 novembre 2005

Ore 09.30 – 11.30


Il Corridoio Meridiano come “opera territoriale” nello scenario di un Piano strategico del Mediterraneo

L'esperienza racconta i primi esiti di uno Studio di Fattibilità commissionato dalla Dicoter del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti (con la collaborazione di IZI SpA e di ECOSFERA SpA) che costituirà un contributo alla redazione del Quadro Strategico Nazionale e che si pone l'obiettivo generale di indagare e valutare gli impatti e le potenzialità del Corridoio Transeuropeo 1 come nodo per l'attivazione del Corridoio Meridiano, una dorsale intermodale mediterranea che riequilibra le forze, le opportunità e le domande di mobilità di persone, beni e servizi. La ricerca guarda alla realizzazione dell'Eurocorridoio non solo come opportunità per l'eliminazione delle rotture di carico lungo il tracciato, ma come occasione per modificare la geografia dei nodi di scambio primari e secondari (sia sull'Isola che sul Continente), riequilibrando i pesi dal centro-Europa al bacino mediterraneo. Un nuovo corridoio mediterraneo est-ovest viene visto come un redistributore di flussi, un attivatore di nuove reti ed un potenziatore di sistemi locali, contribuendo ad una “ricentralizzazione” del Mediterraneo in un'ottica di riequilibrio competitivo.

L'attuale disegno dei corridoi e delle autostrade del mare, infatti, è caratterizzato dalla volontà di connettere il bacino sud del Mediterraneo al centro Europa, consentendo ai sistemi produttivi continentali di raggiungere i nuovi mercati africani e mediorientali o alle risorse di raggiungere i luoghi di trasformazione. Il tracciato di un nuovo corridoio est-ovest (Cipro-Siviglia), invece, connetterebbe direttamente luoghi mediterranei offrendo una dorsale su cui connettere lo sviluppo locale delle nazioni meridiane.

La ricerca dunque intercetta, facendole interagire e offrendole alla riflessione comune, le questioni molteplici e complesse che interessano il Mediterraneo:

- le relazioni tra infrastrutture e territorio;
- il ponte sullo Stretto;
- l'alta velocità e l'alta capacità;
- le relazioni tra i Paesi rivieraschi del Mediterraneo;
- l'internazionalizzazione degli scambi;
- le piattaforme logistiche;
- il rapporto tra competitività e cooperazione.


Coordinatori:
B. LINO, (DR in Pianificazione urbana e territoriale, Palermo)

G. C. MAURO, (DR in Pianificazione territoriale, Reggio Calabria)


Relatori:
M. CARTA, Responsabile scientifico dello studio di fattibilità, Università di Palermo

G. FONTANA, Capo Dipartimento DI.CO.TER, Ministero infrastrutture e trasporti

Interventi di:
Rosario Cultrone (PA), Paolo Beria/Stefano Erba (MI)

(clicca sui nomi per leggere i contributi)

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LA RICERCA IN EUROPA E NEL MEDITERRANEO: METODI FORME ESPERIENZE